Firenze, Chianti e Valdelsa
Firenze si trova in una posizione scenografica, al centro di un’ampia conca ad anfiteatro all’estremità sud-orientale della piana di Firenze-Prato-Pistoia, a ridosso dei primi rilievi collinari dell’Appennino tosco-emiliano, circondata dalle incantevoli colline argillose di Cercina, appena sopra il quartiere di Rifredi e l’ospedale di Careggi (a nord), dalle colline di Fiesole (a nord-est), di Settignano (ad est), e di Arcetri, Poggio Imperiale e Bellosguardo (a sud). La piana dove sorge la città è attraversata dall’Arno (la città stessa divide il suo corso fra Valdarno superiore e Valdarno inferiore) e da corsi d’acqua minori come il Mugnone, il Terzolle e il fiume Greve. La piana fiorentina e le colline circostanti sono state abitate fin dalla Preistoria, come testimoniano i ritrovamenti archeologici nell’area.
Il primo insediamento stabile fu un villaggio su palafitte, realizzato attorno all’IX secolo a.C. dagli Etruschi nel periodo villanoviano, nei pressi di un guado sul Fiume Arno, al centro di una fertile pianura. Attorno al 150 a.C., gli Etruschi della vicina Visul (l’odierna Fiesole), situata in alto sulla collina, vi fondarono una “città satellite” nei pressi dell’Arno, per sfruttare la presenza della via d’acqua, e vi edificarono un primo ponte in legno.
Già in epoca etrusca, la città fu chiamata con l’appellativo Florentia, in latino, lingua che andava affermandosi nella vallata transitata da numerosi viandanti.
Le Colline del Chianti (note anche come Monti del Chianti o più semplicemente Chianti) sono una breve catena montuosa (circa 20 km) a cavallo fra le province di Siena, Firenze e Arezzo che segnano il confine orientale della regione del Chianti con il Valdarno e la val di Chiana. La vetta più alta è quella di Monte San Michele (893 metri s.l.m.) nel comune di Greve in Chianti in provincia di Firenze. Le colline del chianti sono famose per i vigneti dai quali si ottiene un vino noto in tutto il mondo.
La Valdelsa è la valle del fiume Elsa, che nasce dal fianco occidentale della Montagnola Senese fra Siena e Radicondoli, e confina a ovest con la Val di Cecina nel Volterrano, a est con le prime propaggini del Chianti, a sud con la Val di Merse e a nord con il Valdarno.
Il fiume Elsa, affluente dell’Arno, scorre in direzione Sud-Nord tra rilievi collinari bassi e tondeggianti, in un’area dalla forte presenza umana. Il fiume è tradizionalmente diviso in due parti: l’Elsa morta e, da Colle di Val d’Elsa, l’Elsa viva.
La storia della Valdelsa ha le proprie radici nell’epoca etrusca, come dimostrano numerosi reperti (vasellame, utensili, necropoli) disperse in tutto il territorio. È sempre stata un’area caratterizzata da un’elevata concentrazione antropica, e abitata durante tutto il periodo romano.
Nel Medioevo, con la costruzione della via Francigena, diventa il fulcro economico e politico di una vasta area della Toscana centrale. La nuova via di pellegrinaggio, che collegava il nord Europa (Francia, Fiandre, Inghilterra e Germania) con Roma, sede del Papato e una delle principali mete del pellegrinaggio medioevale, dà un impulso senza precedenti allo sviluppo politico, economico e sociale di tutta la Valdelsa, favorendo l’urbanizzazione di tutta l’area.